Occorre sondare il sistema posturale corporeo nella sua globalità e, dopo aver e - scluso tutta una serie di potenziali cause della cefalea cronica attraverso uno studio clinico plurispecialistico, è possibile concentrare l’approccio terapeutico in modo circostanziato nei confronti della dentatura. Si parla in questi casi di “cefalea tensiva” in cui la valenza della cattiva chiusura dentale è predominante e decisiva nel produrre e mantenere questo fastidiosissimo dolore, tante volte così estenuante da ostacolare gravemente lo studio o il lavoro. La malocclusione dentale rappresenta un’entità che dev’essere rilevata non solo sulla base della posizione dei denti, ma soprattutto sulle caratteristiche funzionali del si - stema occluso-masticatorio per quanto riguarda la componente neuro-muscolare del di stretto del capo-mandibola-collo e spalle. L’aspetto fondamentale, in questo caso, è rappresentato dall’armonia tra tutti i mu - scoli che partecipano all’equilibrio e alle funzioni masticatoria e occlusale considerando l’appoggio dentale un vero e proprio riferimento posturale di stabilizzazione della testa rispetto al resto del corpo. In altri termini, si può semplicemente affermare che, così come da un cattivo appoggio dei piedi può venire il mal di schiena, da un cattivo appoggio dei denti può venire il mal di testa. Si tratta sempre di una non corretta gestione del lavoro muscolare che, anziché essere equilibrato e armonioso, risulta scompensato con alcuni gruppi di muscoli che via via risultano sempre più affaticati, fino a produrre dolore. In conclusione, si tratta di un problema di equilibrio complessivo. È fondamentale ca - pire come e perché al cuni muscoli lavorino male, quali correzioni si debbano apportare all’appoggio occlusale e quali siano le prospettive di un reale e stabile miglioramento senza farmaci. E quando, dopo aver escluso qualsiasi altra possibile causa della cefalea, si affronta la cefalea con un approccio ortopedico-dentale corretto e mirato, il risultato è quasi sempre risolutivo.