dimostra sostanziali tendenze a una crescita globale non armonica frutto di atteggiamenti di significato adattativo e compensatorio, al pari di situazioni disfunzionali quali, ad esempio, la dismetria o eterometria degli arti inferiori, i piedi piatti, l’atteggiamento scoliotico della colonna vertebrale, la respirazione orale, la deglutizione con spinta linguale anteriore, problemi oculomotori e altre ancora. Di solito i genitori si concentrano totalmente sull’aspetto geometrico-estetico, per quanto molto visibile, della dentatura, anche se poco influente nei confronti dell’intero sistema psico-corporeo in termini di corretta funzionalità. È la dentatura stessa, invece, a essere significativamente condizionata e determinata da tutti quei fattori più generali, sintetizzabili con il termine di postura corporea. In altri termini, sarebbe fortemente auspicabile che chiunque si occupi della crescita dei bambini e, pertanto, della loro salute, lo facesse con un’attenzione ampia e allargata, idonea all’osservazione di un universo globale, olistico (per usare un termine di moda), quale è quello delle dinamiche evolutive del bambino, così complesse e frequentemente così imprevedibili. La crescita psichica e corporea rappresenta un processo di estrema delicatezza, molto influenzato da molteplici fattori anche ambientali (alimentazione, educazione, attività fisica, socializzazione, eccetera), nel quale la conformazione dei denti può rappresentare un indice di buona crescita o il segnale che qualcosa non sta funzionando a dovere. Come la febbre e il mal di testa, anche i denti storti non sono, in origine, la causa di problemi, bensì il segnale di un insieme che ha difficoltà ad esprimere il meglio di sé. Il bambino deve essere seguito globalmente, secondo i canoni di una medicina moderna, interdisciplinare, in grado di garantire un approccio il più possibile completo, senza tralasciare nulla di ciò che da adulto potrà trasformarsi in una disfunzione cronica. Il problema, dunque, non riguarda solo la dentatura storta.